Speciale Bag in Box
Crescono le vendite del bag in box in volume e in valore
Il bag in box nasce nel 1965 in Australia grazie al produttore vinicolo Thomas Angove che per primo ebbe l’idea di confezionare il proprio vino in sacche, inserite poi in scatole di cartone alle quali venne aggiunto il pratico rubinetto di plastica. L’utilizzo del BiB si è diffuso in anni recenti nel mercato nordeuropeo e, successivamente, in Italia in cui ha trovato maggiori resistenze dovute alla tradizione dell’uso di bottiglie di vetro e perché questo contenitore era utilizzato per vini di basso livello.
Caratteristiche della Bag in Box
Bib mercato Italiano
Durante la crisi pandemica, in base ai dati Iri, la funzione del bag in box è stata molto utile nel 2020, quando, in generale, tutti i grandi formati hanno risentito positivamente dell’effetto lockdown. Wine Intelligence aveva già previsto per il 2020 una svolta verso questi contenitori usati in particolare per le persone di età compresa tra i 21 e 39 anni.
La Svezia, con 23 milioni di euro, è il miglior cliente italiano, seguito da Norvegia (17 mln), Regno Unito (14 mln), Germania (10 mln), Usa (6 mln) e Canada (oltre 5 mln). A livello nazionale, il 55% delle vendite di bag in box in Gdo interessa il Centro e la Sardegna, rispetto al 30% del Nord e al 15% del Sud.
Bib nel resto del mondo
Nell’era della pandemia i formati Bib sono in crescita in Usa, Canada, Australia, Svezia e Regno Unito, nonostante le bottiglie di vetro da 75 cl siano ancora dominanti. In particolare in Francia la quota di mercato del bag in box nei super e ipermercati è cresciuta da meno del 10% nel 2004 al 39,5% nel 2017 e la percentuale delle vendite online in queste catene è ancora più alta, poco meno della metà di tutto il vino venduto. Il bag-in-box negli Stati Uniti e nel Canada è un formato di crescente importanza anche per i grandi brand.
Anche secondo i dati di IRI il vino economico sta perdendo terreno a vantaggio di quelli di qualità. In Canada il lockdown sembra aver rilanciato il bag-in-box, in particolar modo per i consumatori più giovani.
Gli acquisti di vino confezionato nel 2020 hanno segnato incrementi del 5,1% a volume e del 7,1% a valore (quasi 1,8 miliardi di euro).