Nuove proposte per la vendemmia
In un anno straordinario altrettante misure speciali da adottare per evitare riduzioni nei prezzi dei vini e delle uve DOC. In vista della prossima vendemmia il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ha proposto di introdurre sistemi di regolamentazione, finora mai attuati, per salvaguardare il valore delle Denominazioni abruzzesi alla luce dei possibili futuri scenari di mercato. La crisi da Covid-19 potrebbe far diminuire gli acquisti nel mercato e, quindi, potrebbe essere necessario ridurre temporaneamente la quantità di vino DOC disponibile nelle cantine per non svalutare il prodotto a danno dei viticoltori. Per questo motivo, nell’ultima assemblea consortile è stata approvata, con consenso quasi unanime, una proposta riguardante dei provvedimenti da adottare durante la prossima vendemmia, di cui la Regione dovrà emanare il relativo provvedimento, al fine di supportare la filiera produttiva e salvaguardare tutti i vignaioli.
Le proposte dal Consorzio di Tutela sono volte a diminuire la quantità di vino DOC disponibile sul mercato per fronteggiare al meglio la crisi mondiale e limitare il possibile abbassamento delle quotazioni di mercato, salvaguardando la redditività del prodotto. Infatti, senza una gestione coordinata delle quantità, l’andamento dei prezzi, affidato alle regole di mercato, potrebbe subire un effetto al ribasso.
Si tratta di interventi speciali necessari per la stabilizzazione dei prezzi, già adottati con successo in altre zone vitivinicole, in particolare in Francia (Bordeaux e Champagne) ma anche in Italia, negli ultimi anni, in Toscana, Piemonte e Veneto; qui, a seguito dell’adozione di queste misure i principali Consorzi come Prosecco, Barolo e Chianti hanno ottenuto ottimi risultati visibili agli occhi di tutti.
“Siamo consapevoli di essere in una situazione straordinaria e per questo dobbiamo attuare dei provvedimenti altrettanto eccezionali – dichiara Valentino Di Campli, presidente del Consorzio. – Siamo convinti che anche la Regione Abruzzo sosterrà la nostra proposta a vantaggio di tutti i produttori. La valorizzazione delle nostre DOC contribuisce al sostegno della filiera produttiva e allo sviluppo dell’economia regionale.”
L’obiettivo è consolidare il valore delle Denominazioni, il loro posizionamento sul mercato a beneficio dei produttori nell’ottica di superare eventuali squilibri e affrontare nel migliore dei modi la prossima vendemmia.
Nel dettaglio gli interventi strategici proposti per la vendemmia 2020:
RIDUZIONE DELLE RIVENDICAZIONI DELLE DOC
Fondamentale per diminuire la rivendicazione di uva e di vino DOC al fine di evitare pericolosi esuberi nel mercato che inciderebbero in maniera negativa sui prezzi. Per tutte le denominazioni Montepulciano d’Abruzzo DOC, Cerasuolo d’Abruzzo DOC e Trebbiano d’Abruzzo DOC è stata proposta una rivendicazione massima di 119 quintali per ettaro.
BLOCAGE
Ovvero tenere in cantina una parte del vino prodotto per mantenere competitivi i prezzi. Questa misura è necessaria per la regolazione dell’offerta attraverso la temporanea riduzione del prodotto di annata da immettere sul mercato, riuscendo così a non comprometterne le quotazioni. In particolare, per le DOC Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo lo stoccaggio in cantina deve essere al massimo di 21 ettolitri di vino per ettaro (corrispondenti a 30 q.li/ ha di uva) mentre per il Pecorino Terre di Chieti e Colline Pescaresi IGP sarà di 35,2 ettolitri (ovvero 44 q.li/ha di uva) per le superfici iscritte all’albo regionale.