INTERVISTA MERCATO ITALIA – Rocco Cipollone, nuovo direttore commerciale Italia
Rocco Cipollone, da circa trent’anni nel settore vitivinicolo a tutto tondo dalla distribuzione come direttore commerciale prima e alle risorse e attività produttive dopo. Da aprile 2022 è il nuovo Responsabile Commerciale Italia del Gruppo Codice Citra, Casal Thaulero e Abruzzo nel mondo.
Qual è la situazione post Covid dei canali vendita Italia? E secondo te Codice Citra ha delle potenzialità maggiori rispetto ad altre realtà vitivinicole o potrebbe essere penalizzata dalla situazione attuale post Covid?
R. Il Covid ha bloccato per due anni il canale tradizionale. Molte attività hanno chiuso, molti ristoratori hanno proprio cambiato attività, ma tanti altri hanno resistito adeguandosi ai cambiamenti che la situazione ha imposto. Codice Citra ha decisamente grandi opportunità in questo momento storico nel quale assistiamo a un’evoluzione del consumo del vino, con un allontanamento dei segmenti di consumo. Attualmente abbiamo da una parte una grande fascia di popolazione che compra vino per uso quotidiano e dall’altra parte invece, c’è un consumo di natura più emozionale, ossia un’importante componente che ama degustare e conosce il vino, quindi maggior consumo in una fascia alta, la fascia invece intermedia è meno interessante di qualche anno fa, quindi il divario è sempre più evidente. Inoltre ormai in tempo reale possiamo sapere il prezzo di ciascun prodotto, questo signifi ca che i ristoratori sono più consapevoli del vino che comprano, quindi c’è maggior attenzione alla scelta dei vini nelle carte.
Sei arrivato in azienda in aprile, cosa ti ha colpito maggiormente di questa in positivo o in negativo?
R. Conoscendo questo mondo da tanti anni, ho trovato un’azienda con un forte desiderio di far conoscere la propria dimensione e capacità, di adattarsi al mercato e di sviluppare progetti di qualità. E questo l’ho avvertito lavorando con l’enologo e con gli altri colleghi. Codice Citra è una realtà pronta ad affrontare qualsiasi mercato e qualsiasi sfi da del mercato attuale che è in continuo divenire. C’è bisogno solo di consapevolezza e di sicurezza e questo si sviluppa e viene fuori solo da un lavoro di squadra.
Codice Citra è l’azienda vitivinicola più grande d’Abruzzo, una famiglia di 3000 soci, una cooperativa di nove importanti cantine. Nel tuo lavoro quotidiano, senti la responsabilità, l’importanza di rappresentare comunque 3000 famiglie che sono Codice Citra?
R. Io sono abruzzese, nato e cresciuto nella provincia di Chieti e l’idea di lavorare per tutte queste famiglie, queste realtà è una possibilità, un privilegio e un orgoglio grande per le prospettive di prosperità che Codice Citra porterà alle aziende agricole associate e al territorio. È possibile rappresentare in una bottiglia un territorio vastissimo e la difficoltà spesso è proprio comunicare questo, perché a volte si rischia di essere fraintesi. Ogni azienda del gruppo è collegata all’altra, non può e non è in confl itto, ma può invece sostenere l’altra.
Cosa pensi del futuro del mondo del vino?
R. Provo a riassumere in una parola il futuro del vino: EQUILIBRIO. Le mode sono cicliche e in passato duravano qualche anno, ora l’uso della botte, poi della barrique, dell’anfora, del cemento, vini molto concentrati, molto alcolici o vini frizzanti, biologici o biodinamici. Con l’avvento dei social i tempi di reazione si sono ridotti notevolmente perché le informazioni si diffondono in tempo reale; in questo tempo dobbiamo, indipendentemente dagli strumenti utilizzati o dai metodi di coltivazione, ricercare l’equilibrio nei vini proposti, l’alta qualità e la capacità di proporre vini godibili anche dopo qualche anno. Vini immediati e allo stesso tempo riflessivi capaci di accompagnare anche lo stile di vita delle nuove generazioni che ha mutato anche le abitudini alimentari e gli abbinamenti. Una bella sfida il futuro da vivere appieno.